Oppure anche matrimoni d’interesse, sia pure in ragionevole percentuale, come dimostra la storia di Angelo ed Erica e come vanno ripetendo sociologi, psicologi, statistici e titolari di agenzie per cuori solitari, perché il disfacimento della middle class suggerisce il ritorno alla forma di protezione sociale più collaudata?
Nel 2005 (dati Istat), ultimo anno del quale si conoscono le cifre, 3835 donne si sono legate a un agricoltore, 18.375 a un dipendente dell’industria, 45.515 a titolari o impiegati di «altre attività».
Una nonna confessa: «Vedi, da ragazza ho avuto tre spasimanti, ma io non ho sposato il più bello, e nemmeno quello di cui ero più innamorata: ho preso quello che mi sembrava potesse farmi vivere meglio. E dopo sessant’anni so che ho fatto bene».
...molti milioni di matrimoni di questa natura si sono celebrati e hanno resistito egregiamente al tempo e agli affanni... Solo da un paio di generazioni abbiamo deciso di scegliere diversamente, godendo di privilegi e di libertà, economiche e intellettuali, mai prima conosciute. Quei privilegi e quelle libertà vanno declinando e forse è arrivato il momento di riconsiderare il vecchio, saggio principio del matrimonio come tutela, e mettersi alla ricerca di un buon riparo... (Maurizio Maggiani)Leggi tutto l'articolo su: Addio al principe azzurro, e la rivincita del buon partito