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matrimonio equo e solidale Dagli States all Italia, una tendenza che si afferma sempre più Dal banchetto ai regali, tutto diventa ecocompatibile

Dagli States all'Italia, una tendenza che si afferma sempre più
Dal banchetto ai regali, tutto diventa ecocompatibile

Oggi sposi, equi e solidali
anche il vestito è bio

di BENEDETTA PERILLI

Il vestito da sposa biodegradabile
 
La sposa si avvicina all'altare vestita di biopolimeri di mais biodegradabile: nella chiesa addobbata di fiori organici, lo sposo l'attende in completo di lino bianco. La cena biologica, a base di spezie e prodotti locali, sarà servita in cesti del Mozambico e poi gli sposi partiranno per un viaggio di nozze responsabile che li porterà ad attraversare il Buthan in bicicletta.

Questo è un esempio di quello che negli Stati Uniti si definisce un ethical wedding, un matrimonio organizzato tenendo conto dell'impatto ambientale e sociale che ogni scelta può comportare. Una sorta di status-symbol al contrario per coppie che hanno adottato l'eticità come stile di vita.

Anche i vip si sono fatti prendere dal matrimonio ecologico, basti pensare a Stella McCartney che al grido di "essere etici vuol dire dimostrare che il matrimonio non è solo io, io, io" invitava amici e parenti ad interrare piantine nel parco.

L'identikit. Ma chi sono gli sposi etici? Giovani e impegnati, hanno una scolarizzazione alta, spesso laureati, appartengono ad una classe sociale medio-bassa, praticano il volontariato e frequentano le botteghe del mondo, negozi che vendono prodotti d'artigianato di paesi in via di sviluppo e garantiscono trattamenti economici equi ai produttori.

Ed è proprio da qui che solitamente parte l'organizzazione del matrimonio etico. Bomboniere, inviti e liste di nozze possono essere comodamente ordinate tutte presso la stessa bottega: carte ecologiche di juta, di giacinto e di paglia, inchiostri naturali, ceramiche e legni africani.

Queste le soluzioni più tradizionali, ma i veri sposi responsabili optano per bomboniere e lista solidale. Vogliono che le nozze non siano solo un loro momento di gioia ma un'occasione per aiutare i più bisognosi.

Così ecco che al posto del solito piattino inciso arriva un cartoncino che informa che i soldi per le bomboniere sono stati investiti in una comunità in via di sviluppo. Molti rinunciano anche alla lavatrice e al televisore a schermo piatto, al posto della lista di nozze gli invitati versano una somma di denaro per contribuire ad un'opera di carità come l'acquisto di una biblioteca in un villaggio afgano o di un cammello per una comunità etiope.

Le botteghe. Spiega Giovanni Gerola di Altromercato, consorzio di associazioni e cooperative che gestiscono varie botteghe in Italia, che questo genere di richieste sono notevolmente aumentate negli ultimi tre anni, soprattutto al Nord, sia perché le coppie vogliono evadere dalla follia consumistica dell'organizzazione sia per dare un valore solidale al matrimonio, per mandare un'immagine chiara del percorso che stanno intraprendendo.

Ma le regole del matrimonio etico sono molte e rigide, bisogna privarsi anche del coprispalle di visone e del salmone norvegese, sarà per questo che l'ultima tendenza del mercato matrimoniale non ha ancora convinto gli italiani? Credere che un matrimonio etico sia una rinuncia al buon gusto e allo stile è un errore, così come pensare di poter farla franca semplicemente con delle bomboniere solidali, le nozze verdi riguardano ogni campo dell'organizzazione.

Come vestirsi. In Italia almeno due proposte eco-friendly. La prima nasce dal genio creativo dello stilista Igam Ussaro, che ha saputo fondere l'esperienza dell'alta sartoria con nuovi materiali tessili dalle caratteristiche termoplastiche creando la linea Eco Fast Dress, dove eco sta sia per ecologico che per economico. I tessuti sono formati da biopolimeri da sintesi di vegetali o da materiali di post-consumo come sacchetti di plastica e vengono saldati, senza cuciture, direttamente sul busto del modello. Il prodotto finale è un vestito di alta qualità, completamente biodegradabile, dal costo dimezzato rispetto ad un comune abito da sposa.

La Bottega della Solidarietà di Sondrio propone invece una collezione di dodici abiti da sposa realizzati in Italia con sari filati e ricamati a mano da una cooperativa di donne del Bangladesh. Le spose che scelgono un vestito etico non vogliono un abito che ostenti una condizione sociale e cercano una soluzione economica, ma con l'anima.

Stesso discorso vale anche per le fedi, a Milano presso lo studio orafo Uroburo un team di artigiani italogiapponesi gestisce una cooperativa sociale di persone diversamente abili. Dalle loro mani nascono fedi fatte di materiali non trattati chimicamente, senza l'utilizzo di pietre preziose, dalle linee a metà fra natura e geometria.

Per gli sposi ecoattivisti c'è la possibilità di comprare su internet le fedi greenkarat, fatte con oro riciclato e diamanti non-conflict, che non provengono da zone di guerra e non sono venduti al mercato nero.

Il banchetto. Ma anche il cibo dovrebbe essere etico e il banchetto andrebbe servito nello stesso luogo dove si celebrano le nozze, per evitare un dispendio di benzina negli spostamenti. I servizi catering che in Italia fanno un menu biologico sono pochi però. Da sei anni Il Raggio Verde serve piatti a base di prodotti equo solidali, come spezie, cacao e zucchero per la torta nuziale, supportando però l'economia locale attraverso la scelta di prodotti biologici e cibi di cooperative sociali come latticini e salumi. Fra i piatti forti c'è il maiale arrosto con miele di castagna.

A Roma il 100% bio propone un menu tutto vegetariano perché coerente con le scelte degli sposi che cercano anche nel cibo una soluzione alternativa al lusso, non di facciata ma di contenuto.